Camera di Commercio Italiana per la Spagna
- Delegazione di Tenerife -
La storia della CCIS
1914 Un gruppo di 334 operatori italiani fonda a Barcellona, in un piccolo appartamento di Calle Fontanella, 9, la “Camera di Commercio Italiana per la Spagna” (CCIS).
1919 Il 31 dicembre la Camera di Commercio Italiana per la Spagna viene riconosciuta ufficialmente da parte del Governo facendo riferimento a due decreti luogotenenziali del 13 ottobre 1918 e 20 febbraio 1919, numero 273.
1936-1939 Durante la Guerra Civile spagnola, la sede della CCIS viene occupata dalla “Generalitat de Cataluña”. La Camera è costretta a cessare ogni attività.
1939 Con autorizzazione dell’allora Ministero Italiano per gli Scambi e le Valute del 6 dicembre, la CCIS ripristina le sue attività a Madrid, presso la sede di Avenida José Antonio, 27 (attuale Gran Vía), inaugurata ufficialmente l’11 ottobre 1940.
1963 La CCIS trasferisce la sua sede nel palazzo di Calle Factor, 1.
1972 La CCIS ottiene la riconferma del riconoscimento ufficiale da parte del Ministero italiano per il Commercio con l’Estero in base alla nuova legge del 1° luglio 1970, n. 518 sul riordinamento delle Camere di Commercio all’estero.
1996 Si celebra la prima edizione del Premio Tiepolo che, nel giro di pochi anni, si trasformerà nell’evento simbolico più importante nell’ambito delle relazioni economiche e commerciali fra Spagna e Italia.
2011 La CCIS si trasferisce nella palazzina di Cristóbal Bordiú, 54 (Madrid), sede attuale, dopo una profonda ristrutturazione dell'edificio.
2014 Si celebra il Centenario della Camera con una serie di eventi istituzionali e promozionali durante i mesi di maggio e giugno. In questa occasione viene pubblicato il libro Cento che ripercorre le gesta di imprenditori e imprese che hanno fatto la storia della CCIS nel suo primo secolo di vita. Si celebra inoltre un’edizione speciale del Premio Tiepolo, consegnato a S. M. il Re Juan Carlos, simbolo delle eccellenti relazioni tra Spagna e Italia.
Negli ultimi anni La CCIS ha ampliato sia la sua struttura organizzativa, attraverso l’apertura di nuove delegazioni nel territorio spagnolo, sia la gamma dei servizi e delle attività.